L’attività nel Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico è generalmente volontaria e senza fine di lucro, ma questo non esclude collaborazioni coordinate e continuative che, però, in linea generale, non sono etero-organizzate e, quindi, non rientrano nell'ambito del lavoro subordinato, in quanto sussiste ampio margine di autonomia ed il committente non può mai scegliere compiutamente tempi e luoghi della prestazione. E’ quanto chiarito dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro con la circolare n. 6 del 2019, nella quale vengono fornite indicazioni anche in merito all’applicazione delle regole introdotte dal decreto Dignità per le attività del CNSAS.