Si è discusso a lungo delle modalità per assolvere l’obbligo di numerazione progressiva delle fatture elettroniche che, per loro natura, non possono essere modificate. Ora, per effetto del decreto fiscale 2019, che ha abrogato tale obbligo, il problema è definitivamente risolto. È comunque possibile individuare operazioni “interne” con applicazione del reverse charge, che obbligheranno i contribuenti ad effettuare un’integrazione dei documenti ricevuti: poiché non è possibile “sovrascrivere” il file in formato XML, l’acquirente deve formare un altro documento da collegare alla fattura ricevuta, nel quale indicare la base imponibile, l’aliquota e l’imposta. Il documento deve essere sottoposto al procedimento di archiviazione sostitutiva unitamente alla fattura ricevuta.