Una recente sentenza della Consulta ha richiamato l’attenzione sulla riscossione delle entrate locali quando evidenzia “l’esigenza che per i crediti di minore dimensione il legislatore predisponga sistemi di riscossione più efficaci, proporzionati e tempestivi di quelli fin qui adottati”. Monito ineccepibile, se si considera che le norme applicabili anche alla riscossione delle entrate locali, essendo in larga parte costruite sul decreto riscossione del 1973 che riguarda i “grandi” crediti per tributi erariali, non permettono la concreta soddisfazione dei crediti di piccolo importo. Questa frase della sentenza, però, ha fatto pensare che le più o meno recenti norme sulla rottamazione, sul saldo e stralcio, sull’annullamento delle vecchie partite debitorie potessero essere considerate inapplicabili alle entrate locali. L’incidente si è chiuso, ma resta il problema di un settore abbandonato a se stesso.