Studio Venturin Elaborazione Dati

Il MEF tenta l’accelerata sul FIR, il Fondo indennizzo risparmiatori, inviando alla Commissione UE una bozza di decreto in cui risponde alle obiezioni di Bruxelles, mosse riguardo alle presunte disparità di trattamento per i soggetti chiamati a coprire gli oneri del Fondo. Come vengono valutate le richieste di rimborso? Cosa legittima i risparmiatori all’indennizzo? Sono alcune delle richieste di chiarimento della Commissione europea a cui il MEF cerca di dare risposta. I tempi per l’avvio dei risarcimenti dipendono dal successo del dialogo con la Commissione.

L’obiettivo dell’esdebitazione è il recupero del debitore, soggetto a procedimento di liquidazione giudiziale o controllata, mediante la liberazione dei debiti, che avverrà solo se vengono rispettati determinati requisiti di condotta. Il debitore, in particolare, dovrà aver tenuto un comportamento collaborativo nei confronti della procedura, non ostacolandola o rallentandola, non aver distratto attivo, esposto passività inesistenti o aggravato il dissesto e non aver subito condanne. Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza valuta con favore questo istituto, che considera il debitore meritevole: un soggetto economico ancora capace di produrre reddito e lavoro, sia esso imprenditore o persona fisica. Quali sono i debiti esclusi dall’esdebitazione?

Ancora un colpo di scena per la Brexit. Il 14 marzo 2019 il Parlamento britannico ha votato la mozione del Governo per chiedere un rinvio breve e fissato la data del 20 marzo come termine massimo entro il quale tenere un terzo voto di ratifica dell’accordo sulla Brexit. Il testo prevede che se il Parlamento approverà l'accordo entro il 20 marzo, il Governo chiederà alla UE un rinvio della data di uscita al 30 giugno 2019. In caso contrario verrà richiesta un’estensione più sostanziale (dovrebbe essere di un anno), sempre che l’Europa dia il suo assenso.