Nell’ultimo triennio, l’arretrato del settore civile risulta in maniera crescente intestato alla Sezione tributaria, alla quale solo alla fine del 2017 è da ascrivere “una percentuale del 49% dei ricorsi in attesa di decisione”. Secondo la relazione del Primo presidente della Corte di Cassazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2017, la riduzione delle pendenze nel settore civile sarà possibile solamente se la Sezione tributaria ogni anno riuscirà ad eliminare un “numero di ricorsi pari o prossimo a quello dei nuovi ricorsi”. Ma i rimedi proposti paiono del tutto inadeguati. La crisi di autosufficienza, così platealmente manifestata, non sembra consona ad un organo giurisdizionale per definizione iper-autosufficiente in tutto e per tutto. Su questa strada, non si va da nessuna parte e anche la prossima relazione sullo stato della giustizia in Italia sarà più o meno dello stesso tenore. E allora? Occorre urgentemente una drastica riforma, soprattutto al vertice.