Studio Venturin Elaborazione Dati

Ai fini del pagamento del bollo auto, entro il 10 ottobre 2020 i proprietari di veicoli concessi in locazione a lungo termine senza conducente devono comunicare al sistema informativo del Pubblico Registro Automobilistico i dati relativi ai contratti in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2020. Tra i dati da comunicare al PRA, secondo modalità informatiche, i dati anagrafici e il codice fiscale della persona fisica ovvero la denominazione o ragione sociale e il codice fiscale della persona giuridica proprietari e utilizzatori del veicolo, la residenza dell'utilizzatore, tipologia e targa di veicolo e i dati identificativi del contratto di locazione. I dati confluiscono anche negli archivi dell'Agenzia delle Entrate.

Il decreto Agosto offre la possibilità di incrementare i patrimoni netti delle società mediante la rivalutazione dei beni d'impresa e delle partecipazioni. Per effetto di una modifica apportata in sede di conversione, le imprese con esercizio non coincidente con l'anno solare possono eseguire la rivalutazione nel bilancio o rendiconto relativo all’esercizio in corso al 31 dicembre 2019, se approvato successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del D.L. n. 104/2020, a condizione che i beni d’impresa e le partecipazioni risultino dal bilancio dell’esercizio precedente.

Ci può beneficiare del superbonus del 110%? Per le Entrate, gli incapienti e i soggetti che hanno esclusivamente redditi imponibili assoggettati a regimi di imposizione sostitutiva: in entrambi i casi, è possibile esercitare l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Non è però del tutto chiaro quali contribuenti possano accedere al superbonus anche se non pagano IRPEF. I dubbi riguardano, ad esempio, i soggetti non residenti proprietari dell’immobile oggetto di interventi, come anche chi possiede solo redditi da cedolare secca oppure il solo reddito derivante dalla proprietà dell’abitazione principale. Senza certezze, in pochi daranno avvio ai lavori con il rischio di decadere tra qualche anno dalle agevolazioni.

Con l’ordinanza n. 21614 depositata il 7 ottobre 2020, la Corte di Cassazione, richiamando diversi suoi precedenti, ha chiarito, che può ricondursi al novero delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa, anche l’accorpamento di unità immobiliari confinanti. In tal caso il termine triennale di decadenza, corrispondente a quello concesso all’ufficio per l’esercizio dei poteri di accertamento, è rispettato, se il contribuente realizza l’effettiva unificazione di dette unità, non essendo necessario, che entro lo stesso termine si sia provveduto anche all’accatastamento dell’unica unità abitativa così realizzata.

La detrazione dell’ICI, ai sensi e per gli effetti dell’art. 8 del Dlgs 504/1992, è ammessa per le abitazioni costituenti la dimora abituale del richiedente e della propria famiglia. Pertanto, chiarisce la Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 21611 depositata il 7/10/2020, il contribuente che vive in un immobile da solo ed il resto della famiglia in un altro, a seguito di un processo di separazione, è tenuto a versare l’imposta ordinaria.

L’Agenzia delle Entrate nella fase di accertamento e verifica della corretta applicazione dell’imposta di registro, può non condividere il modello contrattuale individuato dai contribuenti e come tale notificare l’avviso di liquidazione. Tuttavia, chiarisce la Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 21617 depositata il 7/10/2020, non può stravolgerne il modello ed applicarne uno completamente differente, salvo che non dimostri la condotta e la volontà elusiva dei contribuenti.