Studio Venturin Elaborazione Dati

La peculiare determinazione del reddito nelle imprese di gestione immobiliare deriva dalla diversa tipologia di immobili presenti nelle loro attività patrimoniali. Tutti gli immobili posseduti dalle imprese, anche se non strumentali, si presumono adibiti all’attività commerciale e i relativi redditi conseguiti sono sempre d’impresa. Ciò che differisce è il modo in cui gli immobili concorrono a determinare il reddito d’impresa, assumendo rilievo la differenza tra gli immobili strumentali per natura, anche se non utilizzati direttamente dall’impresa, e gli immobili patrimonio: i primi contribuiscono alla formazione del reddito secondo le risultanze del conto economico; per i secondi si attingerà ai criteri previsti per i redditi fondiari, apportando le opportune variazioni in aumento e diminuzione rispetto alle componenti positive e negative contabilizzate.

In caso di rideterminazione del valore dell’immobile, su cui si basa la richiesta di una maggior imposta di registro, l’Ufficio deve motivare in maniera specifica l’accertamento, in modo poter permettere al contribuente di difendersi adeguatamente. Inoltre, ai fini dell’assolvimento dell’onere della prova a carico dell’Agenzia, non è sufficiente il semplice riferimento all’OMI, che può fornire solo dei valori di massima e non la prova della pretesa erariale. Questo è quanto stabilito con l’ordinanza della Corte di Cassazione n. 14117, depositata il 1° giugno 2018.

Approvate le istruzioni e il modello per consentire ai lavoratori ex frontalieri nonché ai lavoratori ex Aire di procedere con la regolarizzazione delle violazioni degli obblighi di monitoraggio fiscale e dichiarativi che sono connesso con le attività finanziarie e con le somme detenute all’estero. L’Agenzia delle Entrate le ha approvate con apposito provvedimento del 1° giugno 2018, protocollo n. 110482.

Istituita la causale contributo per consentire la riscossione dei contributi per finanziare l’Ente Nazionale Bilaterale Sicurezza, Investigazioni e Tutela, “ENSIBIT”. Si tratta della causale “ESIT”, che l’Agenzia ha istituito con la risoluzione del 1° giugno 2018, n. 41/E.

Dal prossimo 11 giugno i codici tributo 8114 e 8115, da utilizzare per il versamento delle sanzioni relative alla remissione in bonis, vanno utilizzati esclusivamente all’interno del modello F24 ELIDE (“F24 Versamenti con elementi identificativi”). Lo ha reso noto l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione del 1° giugno 2018, n. 42/E.