Studio Venturin Elaborazione Dati

Sfide, buone prassi e risposte politiche alle nuove minacce di riciclaggio e finanziamento del terrorismo derivanti dalla crisi mondiale da Covid-19: le analizza la Financial Action Task Force con un documento che fornisce alcuni spunti per un’adeguata applicazione delle norme antiriciclaggio (AML) e antiterrorismo (CFT) in una fase in cui la vulnerabilità dei presidi potrebbe comportare un abbassamento del livello di guardia e favorire la diffusione di pratiche illecite. Il documento, redatto sulla base delle informazioni recentemente fornite dai membri del Global Network GAFI, non rappresenta un Position Paper, né risulta idoneo a modificare gli standard FATF; nondimeno, le indicazioni in esso fornite sono di indubbio interesse per tutti i destinatari degli obblighi antiriciclaggio e antiterrorismo.

Slitta in avanti, a dopo l’estate, la ripresa dei versamenti fiscali sospesi in virtù dei provvedimenti emergenziali emanati negli ultimi mesi. Le nuove norme dettate dal decreto Rilancio posticipano i termini per la ripresa dal 31 maggio (o 30 giugno) al 16 settembre 2020. Entro questa data i contribuenti dovranno dunque effettuare - senza applicazione di sanzioni e interessi - i versamenti in scadenza nei mesi di marzo, aprile e maggio, non eseguiti sulla base delle disposizioni dei decreti Cura Italia e Liquidità, in un'unica soluzione, ovvero versare la prima delle quattro rate previste dal legislatore. La proroga tuttavia potrebbe non essere ancora sufficiente per il mondo delle imprese.

Il regime di "realizzo controllato" non è fruibile laddove la conferitaria detenga già una partecipazione di controllo nella società conferita, alla quale verrebbero ad aggiungersi le nuove partecipazioni conferite, salva la neutralità degli incrementi operati in virtù di un obbligo legale o vincolo statutario. Lo ha evidenziato l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 135 del 20 maggio 2020. Non emergere una plusvalenza imponibile qualora il valore di iscrizione della partecipazione e, pertanto, l'incremento di patrimonio netto effettuato dalla società conferitaria, risulti pari all'ultimo valore fiscale della partecipazione conferita.

Ai fini della qualificazione del reddito prodotto dalle S.T.P. non assume alcuna rilevanza l'esercizio dell'attività professionale, risultando a tal fine determinante il fatto di operare in una veste giuridica societaria. Ne consegue che anche per le S.T.P. trovano conferma le previsioni del TUIR, per cui il reddito complessivo da qualsiasi fonte provenga è considerato reddito d'impresa e non reddito di lavoro autonomo. Lo ha reso noto l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 135 del 20 maggio 2020.

Con "lavoratori marittimi italiani" si fa riferimento non soltanto ai marittimi con nazionalità italiana, bensì anche a tutti i soggetti fiscalmente residenti nel territorio dello Stato italiano. Il reddito derivante dal lavoro marittimo svolto su nave battente bandiera estera per un periodo superiore a 183 giorni nell'arco di dodici mesi da un contribuente spagnolo fiscalmente residente in Italia dovrà essere escluso dalla base imponibile dell'anno o degli anni d'imposta di riferimento. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 134 del 20 maggio 2020.

Il CNDCEC ha reputato inaccettabile che nel nuovo Decreto Legge Rilancio non si sia trovato il modo di prorogare i versamenti relativi alle dichiarazioni in scadenza il prossimo mese di giugno e di sbloccare la compensazione dei crediti IRPEF maturati nel 2019, dando la possibilità di monetizzarli anche prima della presentazione delle dichiarazioni. Nel comunicato stampa del 20 maggio 2020 il Presidente del CNDCEC, Massimo Miani, ha tra l’altro criticato l’esclusione dei liberi professionisti dall’accesso ai contributi a fondo perduto.