Studio Venturin Elaborazione Dati

E’ pronto il nuovo modello Redditi SP 2019: infatti, l’Agenzia delle entrate, il 30 gennaio 2019, ha pubblicato il provvedimento di approvazione del modello di quest’anno con relative istruzioni. Tante le novità, tra cui alcune derivanti dalle recentissime norme contenute nella legge di bilancio 2019, come la nuova disciplina sul riporto delle perdite. Inoltre, poiché quest’anno debuttano i nuovi Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA), il modello si adegua alla nuova disciplina eleminando ogni riferimento ai vecchi studi di settore e parametri.

La disciplina CFC è stata modificata dal decreto ATAD. Si prevede un unico regime CFC per i “soggetti esteri controllati”, al ricorrere di due requisiti: che siano assoggettati a tassazione effettiva inferiore alla metà di quella a cui sarebbero stati soggetti se residenti in Italia, e che oltre 1/3 dei proventi da essi realizzati sia rappresentato da “passive income”. Quanto al regime delle esimenti, per la disapplicazione della normativa CFC, il contribuente deve dimostrare che “il soggetto controllato non residente svolge un’attività economica effettiva, mediante l’impiego di personale, attrezzature attivi e locali”. La nuova esimente parrebbe meno stringente di quella contenuta nella previgente formulazione dell’art. 167 TUIR.

Il modello Redditi 2019 PF, approvato dall’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 30 gennaio 2019, accoglie i dati e i redditi delle persone fisiche per il periodo d’imposta 2018, ma soprattutto molte delle novità inserite nella legge di Bilancio 2019, come quelle relative alla detrazione IRPEF per alcune spese, e quelle introdotte dall'adozione dei modelli ISA. Nel modello spazio alle proroghe per le misure agevolative di superammortamento e iperammortamento e alle novità in materia di rivalutazione delle quote societarie. Il termine per la presentazione telematica è fissato al 30 settembre, mentre in forma cartacea si potrà presentare dal 2 maggio 2019 al 1° luglio 2019.

Non ha alcun effetto preclusivo sulla definizione del processo verbale di constatazione la notifica al contribuente, oltre la data del 24 ottobre 2018, dell’avviso di accertamento avente ad oggetto le medesime violazioni constatate all’interno del processo verbale. La definizione del processo verbale di constatazione prevale pertanto sulle attività di accertamento poste in essere successivamente. Lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello datata 30 gennaio 2019, n. 19.

Le cartelle esattoriali con debiti di importo residuo fino a 1.000 euro sono state oggetto di stralcio automatico da parte del Fisco, alla data del 31 dicembre 2018. Con la fine del 2018, però, non si è chiusa del tutto la partita. In sospeso restano gli eventuali rimborsi dei versamenti relativi ai debiti oggetto di stralcio effettuati dai contribuenti dopo il 24 ottobre 2018, come anche i rimborsi delle spese sostenute per le procedure esecutive già iniziate sui carichi poi annullati. Vi sono, inoltre, carichi esclusi dalla sanatoria, che restano in affidamento all’agente della riscossione. Poiché non è prevista una comunicazione del Fisco circa l’avvenuto annullamento della cartella, ai contribuenti converrà controllare la propria posizione debitoria successivamente al 31 dicembre 2018.

L’Agenzia delle Entrate ha approvato i 175 modelli definitivi per comunicare i dati rilevanti ai fini dell’applicazione dei nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) e ha altresì individuato le attività economiche per cui è prevista la revisione degli Isa applicabili dall’anno 2019. Lo ha fatto con distinti provvedimenti emessi in data 30 gennaio 2019, prot. n. 23721 e 23723.

L’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello dichiarativo “Redditi 2019 - PF” con il provvedimento prot. n. 23596 del 30 gennaio 2019. Il modello deve essere utilizzato dalle persone fisiche per dichiarare i redditi relativi al periodo d’imposta 2018. Il modello dichiarativo deve essere presentato dal 2 maggio 2019 al 1° luglio 2019 qualora la presentazione venga effettuata in forma cartacea per il tramite di un ufficio postale; entro il 30 settembre 2019 nell’ipotesi in cui la presentazione venga effettuata per via telematica.

L’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello dichiarativo “Redditi 2019 - SC” con il provvedimento prot. n. 23599 del 30 gennaio 2019. Il modello deve essere utilizzato da parte di società ed enti commerciali residenti all’interno del territorio dello Stato e dai soggetti non residenti equiparati. Per quanto riguarda il quadro RF, nel rigo RF1 è stata inserita la casella “ISA-cause di esclusione” che deve essere compilata dai soggetti per i quali operano cause di esclusione dall’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale; nel rigo RF12 è stata inserita la colonna “ISA” che deve essere compilata dai contribuenti che intendono avvalersi delle disposizioni che consentono di indicare nella dichiarazione “Ulteriori componenti positivi ai fini degli Indici Sintetici di affidabilità fiscale” rilevanti ai fini del miglioramento del proprio profilo di affidabilità nonché per accedere al regime premiale.

L’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello dichiarativo “Redditi 2019 - ENC” con il provvedimento prot. n. 23572 del 30 gennaio 2019. Il modello deve essere utilizzato da parte degli enti non commerciali residenti all’interno del territorio dello Stato nonché da parte dei soggetti non residenti ed equiparati. All’interno del riquadro “Tipo di dichiarazione” è stata inserita la casella “ISA” e sono state eliminate le caselle “Studi di settore” e “Parametri”. Il quadro RC (reddito d’impresa enti a contabilità pubblica) è stato aggiornato per tenere conto delle modifiche apportate alla disciplina sul riporto delle perdite derivanti da attività esercitate in regime di impresa di cui all’art. 8 del TUIR (art. 1, commi da 23 a 26, della legge 30 dicembre 2018, n. 145).