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La Commissione Europea ha confermato la possibilità di esercitare il diritto alla detrazione dell’Iva nell’ipotesi in cui la fattura arrivi nei primi giorni del mese successivo rispetto a quello di effettuazione dell’operazione. Lo ha messo in evidenza l’Associazione Nazionale Commercialisti tramite comunicato stampa datato 23 novembre 2018. Tale principio tuttavia non opera in relazione alle fatture facenti riferimento all’anno precedente che sono arrivate all’inizio del nuovo anno. È necessario attendere almeno un mese ai fini dell’esercizio del diritto alla detrazione.

Con la sentenza n. 30354, depositata il 23 novembre 2018, la Cassazione ha precisato come le associazioni temporanee di imprese, sia di tipo verticale che orizzontale, non sono da considerare come un soggetto passivo unitario. Conseguentemente non è possibile avvalersi del metodo del reverse charge per l’assolvimento dell’Iva. L’ATI è infatti il frutto di un mero fenomeno di raggruppamento di soggetti finalizzato all’aggiudicazione di un appalto, i quali conservano però la propria indipendenza giuridica.

Le sentenze di rigetto del reclamo avverso le ordinanze con cui il giudice immobiliare dichiara estinta la procedura esecutiva sono assoggettate all’obbligo di registrazione in termine fisso. Va applicata l’imposta di registro in misura fissa pari a 200 euro, in quanto si tratta di atti dell’autorità giudiziaria che non recano trasferimento, condanna ovvero accertamento di diritti aventi contenuto patrimoniale. Lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate nella risposta a istanza di consulenza giuridica n. 2 del 22 novembre 2018.

I compensi percepiti in ragione del servizio di volontariato regionale rilevano ai fini reddituali e, in particolare, vanno considerati come importi produttivi di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente sulla base di quanto stabilito dal TUIR. Si tratta di redditi che derivano da collaborazioni coordinate e continuative che concorrono alla quantificazione del reddito complessivo del soggetto che li percepisce. Lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 82 del 2018.

Non è abusiva l’operazione di scissione parziale proporzionale, con beneficiaria la società controllante, socio unico della società scissa, finalizzata a separare l’attività industriale da quella immobiliare. L’operazione non comporta il conseguimento di alcun indebito vantaggio fiscale e si pone su un piano di pari dignità con l’alternativa costituita dall’assegnazione al socio unico degli immobili. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 75 del 20 novembre 2018.

I consorzi di bonifica, di irrigazione e di miglioramento idrico vanno qualificati come enti non commerciali. Non costituiscono proventi commerciali le somme o rimborsi che sono corrisposti dallo Stato e da enti pubblici a favore di tali consorzi, così come i contributi versati dai consorziati, a condizione che le somme vengano percepite nell’ambito dell’esercizio dell’attività propria dei consorzi nonché in conformità a quelle che sono le finalità istituzionali degli stessi. Lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 80 del 2018.

Entro il 31 dicembre 2018 devono essere estinti i libretti al portatore, bancari o postali, ovvero i libretti non nominativi e, quindi, non riconducibili ad alcun soggetto specifico: il portatore deve presentarsi agli sportelli della banca o di Poste italiane S.p.A. che hanno emesso il libretto e scegliere una delle possibili modalità di estinzione. Dopo il 31 dicembre i libretti al portatore saranno inutilizzabili: banche e Poste italiane non potranno dar seguito a richieste di movimentazioni su tali libretti e, fermo restando l’obbligo di liquidazione del saldo del libretto a favore del portatore, saranno obbligate a effettuare una comunicazione al MEF, che applicherà al portatore “fuori tempo massimo” una sanzione amministrativa da 250 a 500 euro.

La previsione di termini differenziati, in ragione delle dimensioni dell’impresa, per l'introduzione degli obblighi di fatturazione elettronica introdurrebbe elementi di notevole complessità per gli operatori nella gestione quotidiana delle fatture, con la necessità di individuare di volta in volta se il soggetto emittente, ovvero quello ricevente, rientri nelle categorie per le quali decorre l'obbligo. Lo ha ribadito il Ministero dell’Economia e delle finanze Tria nel corso del question time. Con riferimento rilievi avanzati dal Garante della Privacy, Tria ha ricordato il tavolo tecnico congiunto attivato tra Agenzia delle entrate e Garante, per individuare le soluzioni più idonee.

Non solo integrativa speciale e sanatoria delle irregolarità formali: nel maxi-emendamento al decreto fiscale presentato in Commissione Finanze dal Senato, si rinnova anche il bonus bebè per i nati 2019, con una maggiorazione dell'assegno del 20% per ogni figlio successivo al primo. Spazio anche alla tassa dell’1,5% sui Money Transfer e alla possibilità per la Guardia di Finanza di accedere all'anagrafe dei rapporti finanziari. Sul fronte rottamazione ter, aumentano le rate per il pagamento delle somme dovute per la definizione agevolata delle cartelle.