Studio Venturin Elaborazione Dati

Su impulso della legge di delegazione europea 2016, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto di recepimento della direttiva n. 2016/1065/UE, che disciplina - con effetto dal 1° gennaio 2019 - il trattamento IVA dei buoni acquisto, senza prevedere una regolamentazione specifica per i buoni sconto: per questi resteranno applicabili i princìpi espressi dalla Corte di Giustizia UE, sia pure di non semplice attuazione pratica. Tra gli aspetti che andranno chiariti vi è quello relativo all’applicabilità delle nuove regole ai buoni monouso che incorporano cessioni di beni o prestazioni di servizi soggette a regimi di detassazione, a regimi speciali o a reverse charge. Criticità presentano anche i trasferimenti dei buoni monouso anteriori alla loro spendita se il luogo dell’operazione sottostante non coincide con il Paese che ha emesso il buono.

Il professionista e i suoi clienti si trovano davanti ad una vera e propria rivoluzione digitale: con la previsione della fatturazione elettronica obbligatoria, infatti, il Legislatore ha compiuto un passo fondamentale nella direzione di un fisco digitale. Dal 1° gennaio 2019, quindi, i professionisti dovranno adottare nuovi strumenti e nuove soluzioni organizzative. L’evento gratuito Innovation Now, organizzato da Wolters Kluwer in collaborazione con Samsung, è l’occasione per discutere degli impatti dell’e-fattura con esperti del settore e provider di soluzioni digitali.

“Poche sono le aziende che possono permettersi di investire in nuovi progetti a medio - lungo termine. Il problema del RoI resta spesso insuperabile, ma non per Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, che parte dall’innovazione per rilanciare tutto il mercato e con esso sé stessa”. È quanto dichiara Sergio Boaretto - Chief Application Officer Tax & Accounting Italia, che sarà relatore all’evento “Innovation Now - Fatturazione elettronica e nuove soluzioni digitali”, organizzato da Wolters Kluwer in collaborazione con Samsung, in programma per il 29 novembre 2018. Sarà l’occasione per discutere degli impatti dell’e-fattura con esperti del settore e provider di soluzioni digitali.

Sanatoria delle irregolarità formali al posto della dichiarazione integrativa speciale, ma senza il quadro RW; pagamento della rottamazione ter in 18 rate anziché 10; estensione dell’interpello sui nuovi investimenti. Ed ancora: anagrafe dei conti valida per 10 anni e libero accesso da parte della Guardia di Finanza, applicazione del reverse charge sino al 2022, chiusura delle liti pendenti più appetibile con percentuali di riduzioni maggiori, esclusione dalla e-fattura per i medici e farmacisti e moratoria delle sanzioni sino a settembre. Sono alcune delle novità inserite nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2019 dopo il passaggio al Senato. Ora la parola passa alla Camera per l’approvazione definitiva, salvo ulteriori sorprese.

Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta del 28 novembre, il decreto legislativo per recepire la direttiva ATAD - Anti Tax Avoidance Directive regola, con la quale vengono introdotte misure di contrasto alle pratiche di elusione fiscale che vanno a incidere in modo diretto sul funzionamento del mercato interno. Il provvedimento introduce disposizioni inerenti alla deducibilità degli interessi passivi, all’imposizione in uscita, nonché disposizioni in materia di società controllate non residenti, disallineamenti da ibridi, società controllate estere, dividendi e plusvalenze.

Il contribuente non può procedere con la revoca dell’opzione per il regime di branch exemption in ragione di un mero ripensamento basato su criteri di convenienza che sono successivamente maturati. L’esercizio dell’opzione per il regime di esenzione esprime infatti una manifestazione di volontà per la quale la dichiarazione assume per tale parte il valore di un atto negoziale, e come tale può essere modificato solamente in presenza di errore, dolo, violenza. Lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate con il principio di diritto n. 13 del 28 novembre 2018.

Con la circolare n. 24 del 28 novembre 2018, Assonime ha fornito un quadro riepilogativo della disciplina relativa alla fatturazione elettronica, con particolare riguardo alle prestazioni rese da soggetti subappaltatori e subcontraenti nell’ambito di un contratto di appalto sottoscritto con la pubblica amministrazione. Non sono soggetti all’obbligo di emissione della fattura elettronica i soggetti IVA che presentano un ridotto volume d’affari, ossia coloro che applicano il regime forfetario ovvero il regime di vantaggio.