In tema di nota di variazione, nell’ipotesi di fatturazione di un acconto, in cui non è possibile ripartire le somme incassate tra le diverse prestazioni da realizzare, soggette ad aliquote diverse, e che viene assoggettato all'aliquota ordinaria vigente, non è commesso alcun errore riconducibile tra le inesattezze della fatturazione, errore che, anche ove fosse stato commesso, avrebbe potuto essere corretto al più tardi entro un anno dalla sua commissione. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 216 del 14 luglio 2020.