Il diniego dell’ufficio ad accettare la proposta di transazione fiscale è impugnabile davanti al giudice tributario, come sancito, dopo un non breve periodo di incertezza, da Consiglio di Stato e Corte di Cassazione. L’indirizzo risulta ora rafforzato dalla previsione di due specifici criteri di giudizio: la comparazione fra il soddisfacimento dei crediti erariali derivante dalla proposta di transazione e quello conseguibile mediante altre soluzioni, e il divieto di trattamento deteriore dei crediti erariali rispetto a quelli assistiti da una causa di prelazione di grado inferiore e ai crediti chirografari. L’introduzione di tali criteri ha maggiormente “oggettivizzato” la valutazione dell’Agenzia delle Entrate e la loro errata applicazione costituisce specifico motivo di impugnazione del rigetto della proposta di transazione fiscale. Di questi temi si parlerà nel corso del VII Forum Tax, organizzato da Wolters Kluwer in partnership con L’Economia del Corriere della Sera e con la colla..