Con riguardo agli studi professionali, i Comuni possono confermare per il 2020 le tariffe TARI 2019, conservando anche la classificazione in una categoria separata dalle banche, oppure applicare le medesime misure tariffarie 2019 adottate per le banche. Sono le conclusioni - “salomoniche” ma non del tutto condivisibili - cui è giunto l’IFEL. L’istituto ravvisa un contrasto tra due previsioni legislative (del decreto fiscale 2020 e del Cura Italia) che, tuttavia, non esiste, riguardando l’una l’attribuzione della categoria, la seconda la determinazione della tariffa. Nel meccanismo di operatività del prelievo sui rifiuti, però, l’inquadramento della categoria di appartenenza costituisce un presupposto dell’individuazione della tariffa applicabile, ma non coincide con essa.