Un finto video “postato” su un social network nel quale si diffondono false notizie a danno di un’impresa può dare diritto al risarcimento del danno? Secondo la giurisprudenza sì. Le fake news, infatti, superano il confine del diritto di critica in quanto rappresentano episodi non veri, ma diffusi come tali e che raggiungono in breve tempo un numero altissimo di persone. Oltre all’autore, che ne risponderà personalmente (se solvibile), l’impresa può essere indennizzata, a determinate condizioni, dal titolare/gestore del sito. Ma quale trafila deve seguire l’imprenditore per essere risarcito dai danni provocati da una fake news?