Studio Venturin Elaborazione Dati

Nell’emergenza da Coronavirus, la classificazione ATECO ha la funzione di indicare le attività economiche consentite da un punto di vista oggettivo e generalizzato, identificandole con un codice che classifica con struttura “ad albero” e che fa sì che l’indicazione di un livello ricomprenda tutti i livelli successivi. Pertanto, tutti gli artigiani con codice ATECO autorizzato all’esercizio dell’attività dai diversi D.P.C.M. che si sono susseguiti in queste ultime settimane possono muoversi dalla propria residenza (domicilio o dimora), autocertificando spostamenti motivati da esigenze lavorative e senza nessuna necessità di dover provare la particolare urgenza di quel lavoro, né alcuna necessità di comprovare la particolare utilità o l’indifferibilità dello stesso.

Il decreto Liquidità (D.L. n. 23/2020) ha risolto il problema degli enti del Terzo settore esercenti esclusivamente attività istituzionali. È così possibile anche per questi soggetti fruire della sospensione dei versamenti fiscali e contributivi in scadenza nei mesi di aprile e maggio. In precedenza, invece, secondo quanto previsto dal decreto Cura Italia, tale possibilità era prevista esclusivamente per le ONLUS, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale. L’ente associativo potrebbe però porre in essere, oltre alle attività istituzionali, anche prestazioni di natura commerciale. Quali sono allora le condizioni per poter beneficiare della sospensione dei versamenti delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, dei contributi e dell’IVA?

Il decreto Liquidità ha disposto la sospensione, nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2020, dei termini per effettuare gli adempimenti previsti ai fini del mantenimento del beneficio prima casa e ai fini del riconoscimento del credito d'imposta per il riacquisto della prima casa. Nell'attuale contesto economico e sociale, caratterizzato da un sensibile calo delle trattative immobiliari e da stringenti vincoli allo spostamento fisico delle persone, l'intervento dell'Esecutivo ha evitato la ricaduta in capo al contribuente di complicati oneri probatori, come la forza maggiore, per beneficiare delle agevolazioni fiscali.

La finanza pubblica dovrà farsi carico di fornire gli strumenti atti a far ripartire il settore privato, una volta conclusa l’emergenza Covid-19. Tra i possibili interventi che possono essere immaginati vi è l’estensione del sistema delle dilazioni di pagamento. Oggi, il pagamento dei tributi dovuti è rateizzabile, essenzialmente, nei soli casi in cui il tributo è oggetto di recupero ufficioso. La rateazione ha invece un ruolo molto marginale nei pagamenti spontanei. Il sistema potrebbe essere rivisto, estendendo la dilazione del pagamento anche ai debiti da autodichiarazione. Ciò consentirebbe ai contribuenti di diluire il peso finanziario del versamento spontaneo, senza l’aggravio di sanzioni ma, anche, senza pregiudicare le entrate dell’Erario (cui spetterebbero comunque gli interessi).

Sono uniformati e prorogati al 1° settembre 2020 i termini di avvio dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi previsti per i gestori con impianti che, nel 2018, hanno erogato più di 1,5 milioni di litri di benzina e gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori. Lo ha previsto l’Agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 171426 del 22 aprile 2020. Resta invece inalterato il termine di avvio dell’obbligo che è a partire dal 1° gennaio 2021 per gli operatori con impianti di distribuzione che, nel 2018, hanno erogato fino a 1,5 milioni di litri di benzina e gasolio.

Quanto al rilascio del registro cartaceo degli impianti non presidiati per l’anno 2020, nelle more dell’effettuazione delle verifiche propedeutiche al rilascio dell’autorizzazione, per la presentazione in forma telematica dei dati del registro, è stato dato avvio alla sperimentazione rendendo disponibile, dal 19 marzo 2020, l’ambiente informatico di addestramento, affinché gli esercenti impianti non presidiati possano testare la corretta funzionalità dell’invio telematico all’Agenzia dei dati del registro. Lo ha previsto l’Agenzia delle Dogane con un documento del 21 aprile 2020.

Occorre evitare di concentrare nel secondo semestre del 2020 la notifica di milioni di atti e comunicazioni, mediante una ripartizione delle attività di liquidazione, accertamento, controllo e riscossione con tempistiche modulate coerentemente con la ratio ispiratrice dei provvedimenti emanati a sostegno delle famiglie e delle imprese per fronteggiare le difficoltà economiche derivanti dall’emergenza COVID-19. Lo ha evidenziato il Direttore dell’Agenzia delle entrate e Presidente dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, Avv. Ernesto Maria Ruffini, in audizione in videoconferenza presso le Commissioni riunite VI Finanze e X Attività produttive della Camera dei Deputati.