Studio Venturin Elaborazione Dati

L’Agenzia delle Entrate corregge il tiro in merito alle conseguenze della mancata adesione al servizio di consultazione delle e-fatture. Secondo quanto si legge nella FAQ n. 125 del 19 luglio 2019, nella versione modificata, la mancata adesione non rappresenta più (a differenza di quanto previsto nella versione originaria della FAQ) un elemento di valutazione nell’ambito dell’attività di analisi del rischio condotta dall’Agenzia sul contribuente. Pertanto, non saranno maggiormente esposti al rischio di verifiche fiscali i contribuenti che decideranno di non aderire al servizio. E ciò anche in ossequio alla privacy.

Con una interpretazione “estensiva” della norma contenuta nel TUIR, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che - in applicazione delle regole generali che disciplinano le detrazioni per carichi di famiglia - il lavoratore dipendente coniugato con una professionista in regime forfetario può fruire della detrazione per figli a carico nella misura del 100 per cento, nella sola ipotesi in cui possieda un reddito complessivo più elevato rispetto al reddito della moglie. Il reddito prodotto dalla moglie rileverà al lordo dei contributi previdenziali, unitamente agli altri redditi eventualmente conseguiti dalla stessa.

Sta per scadere il termine, fissato al 31 luglio, per pagare la prima (o l’unica) rata della rottamazione ter, per i contribuenti che hanno aderito alla sanatoria entro il 30 aprile scorso e hanno ricevuto dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione la comunicazione delle somme dovute, cioè la lettera di risposta con il dettaglio degli importi da pagare e i bollettini delle rate secondo il piano di pagamenti scelto in fase di adesione. In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento anche di una sola rata, oltre la tolleranza di cinque giorni prevista per legge, la definizione agevolata sarà inefficace, il debito non potrà essere più rateizzato e l’Agente della riscossione dovrà riprendere le azioni di recupero.

E’ possibile presentare la domanda per aderire alla rottamazione ter fino a mercoledì 31 luglio. La scadenza per l’adesione è stata così prorogata dal decreto Crescita, che ha riaperto i termini per la definizione agevolata delle cartelle. È, quindi, possibile aderire esclusivamente per i debiti non inseriti in una precedente domanda di adesione alla rottamazione ter o al saldo e stralcio, presentata entro il 30 aprile 2019. Si può scegliere di pagare le somme dovute in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2019, oppure fino a un massimo di 17 rate consecutive.

Sta per scadere il termine ultimo per la presentazione della domanda di saldo e stralcio delle cartelle: la deadline è fissata al 31 luglio 2019, per effetto della riapertura dei termini prevista dal decreto Crescita. La sanatoria è riservata ai contribuenti persone fisiche in grave e comprovata difficoltà economica, che possono così estinguere alcune tipologie di debito usufruendo di una forte riduzione delle somme complessivamente dovute. Si può scegliere di effettuare il pagamento in un'unica soluzione, entro il 30 novembre 2019, oppure in un massimo di 5 rate, di cui l’ultima in scadenza al 31 luglio 2021.

Con l’ordinanza interlocutoria n. 20494, depositata il 30 luglio 2019, la Corte di Cassazione ha rinviato ad un intervento delle Sezioni Unite, la risoluzione del contrasto e la questione di massima di particolare importanza, sulla possibilità per il contribuente di far valere il beneficio di preventiva escussione con la impugnazione della cartella di pagamento.