Studio Venturin Elaborazione Dati

Nel modello di dichiarazione IVA 2020, i soggetti che partecipano al Gruppo IVA a partire dal 1° gennaio 2020 devono compilare i quadri VA e VX, rispettivamente per comunicare che si tratta dell’ultima dichiarazione IVA precedente l’ingresso nel Gruppo e per chiedere il rimborso dell’eccedenza detraibile risultante dalla dichiarazione, per la quota non trasferibile al Gruppo. L’opzione per l’adesione al Gruppo IVA doveva essere esercitata, mediante il modello AGI/1, entro il 30 settembre 2019. Gli operatori che hanno presentato la dichiarazione di opzione nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2019 applicheranno le disposizioni del Gruppo IVA dal 2021, sicché compileranno il rigo VA11 del modello IVA relativo al 2020.

La legge di Bilancio 2020 ha nuovamente modificato l’imposta sui servizi digitali - digital tax, con alcune novità che chiariscono, a vantaggio dei contribuenti interessati, l’ambito di applicazione dell’imposta e meglio definiscono le modalità di versamento del tributo. Alcune perplessità emergono, però, in relazione ad altre modifiche, ad esempio quella che obbliga i soggetti passivi d'imposta a tenere un'apposita contabilità per rilevare mensilmente le informazioni sui ricavi dei servizi imponibili. In attesa di chiarimenti di prassi, la novità appare di complessa gestione per le imprese, già gravate da numerosi adempimenti fiscali.

La Commissione UE mette un portale web a disposizione degli Stati membri che scelgano di pubblicare a decorrere dal 1° gennaio 2021 le aliquote d’imposta applicabili alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi conformemente ai regimi speciali richiamati dalla direttiva 2006/112/CE, tra cui rientra ora anche la vendita a distanza di beni. Lo ha previsto il nuovo regolamento di esecuzione della Commissione del 14 gennaio 2020 che ha preso atto dell’estensione dell’ambito di applicazione della direttiva alle prestazioni di servizi a persone che non sono soggetti non passivi e alle vendite a distanza di beni.

In diminuzione le entrate tributarie e contributive relative al periodo gennaio-novembre 2019 rispetto a quelle facenti riferimento ai primi undici mesi del precedente anno. La riduzione è pari all’1%. Lo ha messo in evidenza il Ministero dell’Economia e delle Finanze all’interno del rapporto che può essere consultato nel sito istituzionale del proprio Dipartimento delle Finanze a partire dal 15 gennaio 2020.

Via libera dell’Agenzia delle Entrate alla Certificazione Unica - CU 2020, inerente l’anno 2019, nonché al frontespizio per la trasmissione telematica e al quadro CT. I dati delle certificazioni uniche devono essere inviati telematicamente da parte dei soggetti tenuti a trasmettere le certificazioni all’Agenzia delle Entrate e dei soggetti incaricati della trasmissione telematica, facendo riferimento alle specifiche tecniche che sono contenute all’interno dell’allegato A del provvedimento in esame. La Certificazione Unica 2020 può essere utilizzata anche per certificare i dati relativi all’anno 2020 fino all’approvazione di una nuova certificazione.