La cancellazione del saldo IRAP 2019 e del primo acconto 2020 si inserisce tra le misure di sostegno previste dal decreto Rilancio. La norma è stata subito bollata di inutilità: in caso di invarianza della base imponibile tra le annualità d’imposta 2019 e 2018, i contribuenti avranno generalmente già versato quanto dovuto a titolo di saldo 2020 con gli acconti 2019. Perplessità sono sorte anche sul versamento solo del secondo acconto IRAP in scadenza a novembre 2020, considerato che la tensione finanziaria allentata nel 2020 rischia di bussare alla porta con il saldo da versare nel 2021. La norma va poi coordinata con il decreto Liquidità, ponendo un tema di scelta tra metodo storico e previsionale, spostato però in un periodo in cui dovrebbe essere meno complicato tirare le somme del 2020. Infine, nonostante la norma preveda che non sia dovuto il saldo 2019, si ritiene debba essere iscritta nel bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 l’intera imposta maturata.