Studio Venturin Elaborazione Dati

Un file riportato in una chiavetta USB non può considerarsi documento anonimo se è possibile individuarne l’autore, a nulla rilevando che manchi la sottoscrizione. Ne consegue che se il supporto informatico viene rinvenuto all’interno della borsetta della segretaria di una azienda può legittimamente essere utilizzato come prova nel procedimento penale per emissione di false fatture. A fornire questo interessante principio è la Terza sezione penale della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12686 del 2019.

La comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA - LIPE relativa al quarto trimestre 2018 è stata prorogata al 10 aprile 2019. I contribuenti possono, pertanto, beneficiare di qualche settimana in più rispetto al termine originario, fissato al 28 febbraio 2019, per effettuare l’adempimento. Il vantaggio, peraltro, non si limita alla sola presentazione della comunicazione: il differimento del termine esplica effetti a catena anche sulla eventuale correzione di errori ed omissioni, sfruttando le consistenti riduzioni offerte dal ricorso al ravvedimento operoso. Anche lato sanzioni.

Dichiarazione IVA annuale sempre più complicata: da valutare con attenzione le compensazioni dei crediti, alla luce delle tante novità che si sono stratificate nel corso degli ultimi anni. Ad esempio, i crediti non potranno essere utilizzati in compensazione (orizzontale) in presenza di ruoli scaduti di importo superiore a 1.500 euro. La disposizione - in vigore dal 2011 - riguarda la compensazione di crediti relativi alle imposte erariali in presenza di debiti iscritti a ruolo per le imposte erariali e relativi accessori. Il blocco scatta fino a concorrenza dell’importo dei debiti, di ammontare superiore a 1.500 euro. Quali sono le imposte che impediscono la compensazione?

Definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti: lo status della lite è cristallizzato al 24 ottobre 2018 anche in caso discussione dell’udienza successivamente a tale data? In altri termini, se il contribuente prosegue nel processo decidendo di discutere l’udienza fissata, nelle more, dalla Commissione tributaria per ottenere una pronuncia a sé favorevole, non ottenendola, può ancora accedere alla rottamazione della lite, rifacendosi allo status quo risultante al 24 ottobre? La domanda sorge spontanea alla luce della disciplina dettata dal decreto fiscale 2019 per la chiusura agevolata delle liti che hanno ad oggetto atti impositivi in senso stretto, pendenti in ogni grado e stato del giudizio e in cui sia parte l’Agenzia delle Entrate.