Studio Venturin Elaborazione Dati

Unità funzionale, strutturale e formale: sono le linee di fondo seguite dal Codice della giustizia tributaria per supportare il nuovo assetto della giurisdizione speciale tributaria. In particolare, si è avuto cura di costruire la specialità della giurisdizione tributaria nell’unità della propria funzione, quella di rendere giustizia sul fenomeno del tributo in tutta la sua complessità. È stata rigorosamente garantita l’unità strutturale del processo tributario, diversamente dimensionata in funzione del valore e della materia della controversia. L’unità formale è stata, infine, realizzata attraverso una calibrata revisione dell’autonomia disciplinare, con la realizzazione di un corpus normativo compatto e omogeneo. Anche di questo si parlerà durante il Forum Tax, organizzato da Wolters Kluwer in collaborazione con RCS Academy, Corriere della Sera e ANDAF, in programma a Milano il 14 novembre 2019. Consulta il programma e iscriviti!

Le misure di contrasto alle indebite compensazioni dettate dal decreto fiscale 2020 penalizzano fortemente determinate tipologie di contribuenti e si risolvono in un immediato accrescimento di gettito una tantum, per la copertura dei saldi di finanza pubblica del 2020. Lo “slittamento”, almeno da maggio 2020, della possibilità di compensazione fa sì che i contribuenti “a credito” dovranno versare le imposte nella prima parte del prossimo anno, potendo utilizzare i propri crediti del 2019 solo nella seconda metà del 2020. Ne deriva un versamento cash di imposte nel 2020 più alto di quello che si sarebbe realizzato in base alle vecchie regole; effetto destinato a riassorbirsi o, comunque, a divenire non significativo dal 2021 in poi. Anche di questo si parlerà durante il Forum Tax, organizzato da Wolters Kluwer in collaborazione con RCS Academy, Corriere della Sera e ANDAF, in programma a Milano il 14 novembre 2019. Consulta il programma e iscriviti!

Nel caso in cui, entro la fine del terzo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta, non siano ancora disponibili i modelli dichiarativi o le specifiche tecniche per la trasmissione telematica delle dichiarazioni, potrebbe essere possibile compensare eventuali crediti fiscali dal primo giorno del quarto mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta. È una delle proposte di emendamento al decreto fiscale 2020 in discussione alla Camera dei Deputati, presentate dalle forze di maggioranza, che tengono conto di alcune indicazioni del CNDCEC.

Gli avvisi di accertamento, nonché gli avvisi di rettifica e liquidazione devono essere preceduti, a pena di nullità, dalla notifica al contribuente di una richiesta di chiarimenti da fornire entro il termine di 60 giorni, in cui sono indicate le ragioni della potenziale pretesa impositiva. Questa previsione, che di fatto estende il contraddittorio preventivo obbligatorio a tutti gli avvisi di accertamento, è contenuta in uno degli emendamenti al decreto fiscale 2020, presentanti alla Camera dei Deputati. Altre proposte emendative riguardano la disposizione su ritenute e compensazioni in appalti e subappalti e quella che prevede sanzioni in caso di mancata accettazione di pagamenti effettuati con carte di debito e credito.

La legge di Bilancio 2020 prevede l’introduzione di un’imposta sul consumo di bevande con zuccheri aggiunti, la sugar tax. L’imposta colpisce le bevande edulcorate, ossia le bevande analcoliche sia destinate direttamente alla vendita, sia utilizzate, previa diluizione, per la realizzazione di prodotti finiti destinati al consumo alimentare umano. La sugar tax - fissata nella misura di 10 euro per ettolitro per i prodotti finiti, e di 0,25 euro per Kg, per i prodotti predisposti ad essere utilizzati previa diluizione - è determinata sulla base degli elementi indicati nella dichiarazione mensile che il soggetto obbligato deve presentare, ai fini dell'accertamento, entro il mese successivo a quello cui la dichiarazione si riferisce.

Con l’ordinanza n. 29180, depositata il 12 novembre 2019, la Corte di Cassazione ha confermato il proprio orientamento, secondo il quale l’indennità per la perdita di avviamento non costituisce corrispettivo del contratto di locazione e rientra tra le somme dovute a titolo di risarcimento del danno penalità, ritardi o altre irregolarità nell’adempimento degli obblighi contrattuali di cui all’art. 15 D.P.R. n. 633/1972, le quali non concorrono a formare la base imponibile IVA.

Con l’ordinanza n. 29180, depositata il 12 novembre 2019, la Corte di Cassazione ha confermato il proprio orientamento, secondo il quale l’indennità per la perdita di avviamento non costituisce corrispettivo del contratto di locazione e rientra tra le somme dovute a titolo di risarcimento del danno, penalità, ritardi o altre irregolarità nell’adempimento degli obblighi contrattuali di cui all’art. 15, D.P.R. n. 633/1972, le quali non concorrono a formare la base imponibile IVA.

La digital tax per le grandi società tecnologiche rientra tra le priorità dell’Unione europea, tanto che le linee guida per la Commissione europea precisano che - se entro la fine del 2020 non ci saranno ancora soluzioni globali condivise per una digital tax - la UE procederà, con ogni probabilità, con una “sua” imposta. Lo hanno sottolineato il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti nell’informativa periodica del mese di novembre 2019 dedicata all’attività internazionale. In un’era sempre più digitale, l’allocazione dei diritti di imposizione fiscale non può più essere determinata esclusivamente dalla presenza fisica..