La separazione tra Londra e Bruxelles comporterà danni inevitabili. Soprattutto in mancanza di un accordo e di una proroga del periodo transitorio. L'OCSE stima, per il Regno Unito, una perdita di crescita del PIL del 2-2,5% nei primi due anni, con investimenti privati a -9% e aumento dell'inflazione; per i Paesi dell'area euro una perdita di crescita del PIL pari a 0,5% nei primi due anni, con effetti maggiori su Irlanda, Paesi Bassi, Belgio e Danimarca. Per quanto riguarda, invece, l'impatto della Brexit sull’Italia, secondo il Brexit sensitity index elaborato dall'Agenzia di rating Standard & Poor's, il nostro Paese sarebbe uno dei meno colpiti. In testa, invece, Irlanda, Malta, Lussemburgo, Cipro, Svizzera e Belgio.