Studio Venturin Elaborazione Dati

Con la delibera n. 98 del 2019, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, sono state definite le procedure interne aventi rilevanza esterna, finalizzate allo svolgimento dei compiti e all'esercizio dei poteri demandati al Garante per la protezione dei dati personali, in particolare per quanto concerne l'adozione dei provvedimenti correttivi e sanzionatori.

Il datore di lavoro deve garantire il pagamento delle prestazioni di previdenza complementare aziendale anche nel caso in cui la cassa mutua non versi le prestazioni riconosciute o le versi soltanto in parte. Le circostanze in cui le perdite subite dal lavoratore subordinato a causa dello stato di insolvenza dell’ex datore di lavoro possono essere considerate manifestamente sproporzionate, sono quelle in cui il ricorrente dimostra che lo Stato membro non ha adempiuto il proprio obbligo di accertare che siano state adottate le misure necessarie per tutelare gli interessi dei lavoratori subordinati o delle persone che hanno già lasciato l’impresa o lo stabilimento del datore di lavoro. Sono questi alcuni dei chiarimenti forniti dall’Avvocato della Corte di giustizia UE nella causa n. C-168/18.

La Corte di Giustizia UE ha dichiarato che il divieto di discriminazione in ragione dell'età osta a norme nazionali aventi effetto retroattivo che, al fine di porre fine alla discriminazione in base all'età, prevede un reinquadramento degli agenti a contratto in servizio in un nuovo regime di retribuzione e di avanzamento nell’ambito del quale il primo inquadramento di tali agenti a contratto è determinato in funzione dell’ultima retribuzione percepita a titolo del precedente regime.

Con la circolare n. 63 del 2019, l’INPS fornisce specifiche indicazioni per il versamento di contribuzione previdenziale per retribuzioni eccedenti il massimale annuo della base contributiva e pensionabile. Il documento di prassi chiarisce anche il regime prescrizionale delle domande di rimborso in caso di recupero della contribuzione indebita non prescritta. Tale operazione deve essere gestita attraverso la denuncia contributiva individuale Uniemens. Indicazioni sono inoltre fornite circa le modalità con le quali il datore di lavoro deve procedere per il recupero sul massimale della contribuzione eccedente.

Nella circolare n. 64 del 2019, l’INPS fornisce chiarimenti relativamente agli effetti sui trattamenti pensionistici e previdenziali conseguenti all’applicazione dei limiti retributivi annui stabiliti dalla legge per chi va a carico delle finanze pubbliche ricevendo emolumenti o retribuzioni nell’ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con le pubbliche amministrazioni statali. Infatti, soltanto per le cessazioni intervenute entro il 30 aprile 2014, nel caso in cui la retribuzione di riferimento sia stata ridotta ma non azzerata, la stessa costituirà la base di calcolo della pensione e del trattamento di fine servizio.

L’INPS ha provveduto ad aggiornare l’attuale procedura di “Regolarizzazione contributiva” per la Gestione dipendenti pubblici. Con il messaggio n. 1779, l’Istituto informa che le partite contributive a debito, a credito e gli esiti della compensazione, saranno rese disponibili all’interno della procedura. In caso di nota di debito, l’ente potrà contestarla, sempre per via telematica, entro i successivi novanta giorni.