Studio Venturin Elaborazione Dati

È aperta fino al 12 giugno 2018 la pubblica consultazione lanciata dalla Banca d’Italia sulle nuove disposizioni attuative in materia di adeguata verifica della clientela. Le nuove disposizioni danno attuazione alle previsioni in materia di adeguata verifica contenute nel D.Lgs. n. 231/2007, come modificato dal D.Lgs. n. 90/2017, che ha recepito la IV direttiva antiriciclaggio.

Il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione del 2016 per una base imponibile comune consolidata (CCCTB) e la complementare proposta per la base imponibile comune (CCTB). Attraverso tale intervento si intende fissare dei parametri che siano in grado di coinvolgere anche le multinazionali che operano nel settore digitale, con il fine di determinare l’eventuale “presenza digitale” dell’impresa multinazionale in un Paese UE ed evitare l’evasione e l’elusione fiscale internazionale. Nello specifico, le due misure mirano a colmare le lacune normative che hanno consentito alle società digitali e globali di ridurre le proprie imposte, evitando di pagare le tasse dove generano i loro profitti.

E-Commerce, sharing economy, business digitali, social media, intelligenze artificiali, bitcoin: sono parole che, con la diffusione delle nuove tecnologie e, soprattutto, con l’avvento dei social network, sono ormai entrate a far parte del nostro linguaggio quotidiano. Lo sviluppo del digitale, inoltre, ha portato con sé anche la nascita di nuove figure professionali, a cui non si è sempre accompagnata una precisa definizione ed un chiaro inquadramento amministrativo, fiscale e previdenziale. Quali cambiamenti il progresso tecnologico genererà in futuro nell’economia e nelle professioni legali ed economiche? Per avere tutte le risposte, consulta il Dossier “Digital economy: una sfida per professionisti e imprese”.

Le operazioni effettuate dai partecipanti al Gruppo IVA potranno essere documentate e contabilizzate, indifferentemente, dalla singola impresa oppure dal rappresentante del gruppo. In ogni caso, le fatture emesse e ricevute dovranno riportare, oltre alla partita IVA del gruppo, il codice fiscale del partecipante al quale è riferibile l’operazione attiva o l’acquisto. Queste alcune indicazioni che emergono dal decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 aprile 2018. Ove sussistano esigenze in tal senso, è possibile anche adottare un sistema “misto”, con l’esecuzione accentrata di taluni adempimenti e decentrata di altri.

Alcune novità nelle modalità di compilazione caratterizzano anche quest’anno il quadro RC del modello Redditi 2018 (e il quadro C del modello 730), quadro che tradizionalmente accoglie i redditi di lavoro dipendente, assimilati e di pensione. In particolare, per effetto della legge di Bilancio 2017, che ha introdotto un particolare regime di imposizione fiscale delle quote di pensione a favore dei superstiti di assicurato e pensionato corrisposte agli orfani, da quest’anno sono stati previsti due nuovi codici: il codice 7, per i redditi di pensione a favore dei superstiti corrisposte agli orfani; il codice 8, per i redditi di pensione, prodotti in euro, a favore dei superstiti corrisposte agli orfani iscritti nei registri anagrafici del comune di Campione d’Italia.