È notizia di pochi giorni fa la scoperta, da parte della Guardia di Finanza, di 230 collaboratori domestici risultati evasori totali, avendo omesso di dichiarare redditi per più di 11 milioni di euro e sottraendosi, così, al pagamento di imposte per circa 3 milioni di euro. Torna così sotto i riflettori il problema dell’evasione fiscale nel settore dei servizi domestici. Il piano anti-evasione del Governo sembrava puntare in questa direzione, ipotizzando nella legge di Bilancio 2020 la possibile trasformazione in sostituti d’imposta i nuclei familiari aventi alle proprie dipendenze colf e badanti. L’idea è stata poi accantonata. Ma una misura andrebbe presto individuata, pur nella consapevolezza che la soluzione giusta non è quella di trasformare la famiglia in sostituto d’imposta.