Con la norma sulle ritenute fiscali negli appalti, ancora una volta il mondo economico e professionale è chiamato a sostituirsi all’Agenzia delle Entrate, con un evidente quanto gravoso aumento dei costi amministrativi e gestionali. Tre sono i profili più problematici della nuova disciplina: la sostituzione dell’ente appaltante all’appaltatore per quanto concerne l’effettivo versamento delle ritenute dovute; la mancanza di poteri specifici che legittimino l’azione di controllo che i primi dovrebbero effettuate sui secondi; le gravi conseguenze, anche di carattere sanzionatorio, in caso di omesso ovvero irregolare adempimento degli obblighi previsti. Senza voler considerare il rischio, tutt’altro che teorico, di un possibile uso strumentale della norma di riferimento da parte dell’appaltante per interrompere i pagamenti a favore dell’appaltatore.