Studio Venturin Elaborazione Dati

La legge di Bilancio 2018 ha esteso il privilegio generale al credito di rivalsa per l’IVA, senza prevederne espressamente l’applicazione retroattiva ai crediti sorti anteriormente al 1° gennaio 2018. Secondo le Sezioni Unite, le norme sui privilegi, non costituendo norme processuali, non sono suscettibili di applicazione come ius superveniens ai giudizi in corso, sicché l’intervento legislativo che introduca un nuovo privilegio o ne modifichi uno già esistente si applica solo se il credito è sorto nello stesso giorno o in un giorno successivo rispetto all’entrata in vigore della legge. Il Tribunale di Milano ha confermato la validità di tale orientamento: il privilegio generale per IVA di rivalsa va riconosciuto solo ai crediti professionali maturati dopo l’entrata in vigore della legge di Bilancio.

Nel caso di pignoramento presso terzi attivato prima dell’invio dell’istanza di rottamazione dei ruoli, la presentazione della domanda determina la cancellazione delle sanzioni e degli interessi di mora. Al debitore spetta, quindi, la restituzione dell’eventuale eccedenza tra il maggiore importo trattenuto e versato dal creditore terzo nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e il minore importo risultante dalla sanatoria. Lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate-Riscossione nell’ambito delle risposte rese in tema di rottamazione delle cartelle.

Non è possibile utilizzare il ravvedimento operoso per regolarizzare le fatture false anche se c’è stata la riforma delle sanzioni tributarie penali. E’ uno dei chiarimenti diffusi dall’Agenzia delle entrate che, così, conferma le vecchie posizioni. Inoltre, in tema di compensazioni sono stati chiariti alcuni punti controversi relativi alla nuova norma sugli F24 con compensazioni indebite e all’applicazione del limite di 700.000 euro.

I soggetti in regime di vantaggio o in regime forfetario riportano in fattura la dicitura che l’operazione è soggetta ai predetti regimi anche quando il destinatario del bene o del servizio sia una Pubblica amministrazione o una società che rientra nell’ambito soggettivo di applicazione dello split payment. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate in risposta ad alcuni quesiti. L’Agenzia ha precisato anche che per i soggetti in regime di vantaggio o in regime forfetario, la fattura elettronica è obbligatoria soltanto per le operazioni poste in essere nei confronti della Pubblica amministrazione.