Il piano di salvataggio messo a punto dalla Commissione UE, con l’istituzione del Recovery Fund, rischia di dare vita ad un prelievo fiscale extra di 20-30mld di euro l’anno sui bilanci delle grandi aziende. E’ quanto emerge da un’analisi del fondo che non prevede affatto l’elargizione libera e continua di miliardi a fondo perduto. Al contrario, le economie nazionali, e quindi gli Stati che ne beneficeranno, dovranno garantire l’utilizzo dei fondi entro determinati programmi di riforma, in materia di digitalizzazione, sostenibilità e ovviamente sanità e ricerca. Inoltre, come già accennato, i fondi, 750mld di euro, saranno in parte finanziati attraverso una nuova leva fiscale multiforme che Bruxelles utilizzerà incrementando il meccanismo, complesso, delle risorse proprie.