Studio Venturin Elaborazione Dati

A seguito della situazione di impasse verificatasi riguardo al mancato accordo con le Casse professionali sulla divisione dei costi di gestione delle pensioni pagate in regime di cumulo, l’INPS, al fine di evitare ulteriori lungaggini per i lavoratori coinvolti, sta inviando alle Casse un nuovo testo di convenzione. Lo ha reso noto l’Ente che ha sottolineato come il nuovo testo prevede una modifica dell’articolo che riguarda i costi, da dividere in base alla quota di pensione erogata da ciascun ente. In particolare, il testo rimette ad una commissione di esperti la determinazione dell’importo da dividere e lascia alle parti, in caso di mancata identificazione dell’importo nei tempi previsti, la possibilità di adire al giudice.

Aziende prive dei requisiti per l’iscrizione al Fondo di Tesoreria, ma che hanno effettuato i relativi versamenti: è questa la problematica affrontata dall’INPS nella circolare n. 37 del 2018. Due le tipologie di aziende interessate: quelle in possesso del codice di autorizzazione “1R”, attribuito dall’INPS ai datori di lavoro che avrebbero dovuto avere i requisiti e la forza aziendale per il versamento, ma che sono risultati prive del requisito dimensionale, e le aziende prive del codice di autorizzazione. Come l’INPS consiglia di procedere?

Il possesso del DURC rappresenta un’esigenza indifferibile per le aziende con dipendenti. Accade, tuttavia (e spesso), che ci si trovi di fronte a situazioni di irregolarità che, se non correttamente gestite, possono determinare il blocco dell’attività produttiva. La disciplina vigente mette a disposizione dei datori di lavoro diversi strumenti, utilizzabili anche contemporaneamente, che consentono di ottenere il DURC anche in mancanza di liquidità e diluendo nel tempo lo sforzo economico necessario alla regolazione dei debiti contributivi. Quali sono e come vanno utilizzati?

Il decreto legislativo varato dal Governo nella seduta del 16 marzo 2018, in attuazione delle direttive europee, introduce nuove salvaguardie per i diritti pensionistici complementari dei lavoratori in mobilità tra gli Stati membri. In particolare, il decreto prevede che i diritti pensionistici maturati dai lavoratori “in uscita” possano rimanere nel regime pensionistico complementare in cui gli stessi sono stati maturati. Alla COVIP il compito di garantire che gli iscritti attivi ricevano informazioni sui loro diritti nel caso di cessazione del rapporto di lavoro.

99 articoli e numerosi adempimenti: è il biglietto da visita del GDPR. Operativi dal 25 maggio, alcuni adempimenti sono semplici da comprendere e da attuare. Altri, invece, sono completamente nuovi, studiati nell’ottica della privacy del futuro, dell’era dei social network, della profilazione automatizzata, del cloud e delle reti. Tutti gli adempimenti sono calibrati sulla complessità dell’organizzazione aziendale, con attenzione ai rischi che i dati raccolti e trattati pongono in riferimento ai diritti dell’individuo. Un’ottica rivoluzionaria rispetto al passato. Cosa devono fare aziende e professionisti per adeguarsi al GDPR?