In ogni professione e settore, si è ceduto - con i vantaggi e gli svantaggi annessi - al “fascino” delle tecnologie. È indubbio che l’ormai assiduo utilizzo di tali strumenti, primi tra tutti gli smartphone, specie se esasperato nella frequenza e nella durata, può anche essere fonte per il lavoratore di evidenti svantaggi che, a seconda della rilevanza ed intensità, possono tradursi in meri disagi o finanche in costanti e durature invasioni nella vita privata e nel tempo libero, al punto da limitarli e comprimerli notevolmente. Un’ipotesi, quest’ultima, che appare tutt’altro che infrequente nella realtà quotidiana. A riprova di ciò depone l’ampia diffusione del recente e costante dibattito sviluppatosi in merito alla necessità di configurare ed introdurre nel nostro ordinamento il c.d. diritto alla disconnessione del lavoratore, sulle orme di quanto di recente sperimentato dall’ordinamento giuslavoristico francese.