Fisco

Nell’ambito delle prestazioni erogate da una forma di previdenza riconducibile al c.d. "terzo pilastro svizzero", nel caso in cui la somma percepita dal contribuente costituisca una prestazione di natura pensionistica è riconducibile, secondo l'ordinamento tributario vigente in Italia, ai redditi di cui all'articolo 49, comma 2, lettera a), del Tuir, che equipara ai redditi di lavoro dipendente «le pensioni di ogni genere e gli assegni ad esse equiparati». Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 471 del 14 ottobre 2020.

In tema di esenzione dell’aliquota IVA, gli aghi, utilizzati per l'accesso vascolare, possono beneficiare del trattamento IVA previsto dall'articolo 124 se classificabili nelle voci doganali specificatamente individuate dall'ADM per detta categoria di beni oppure per gli altri beni inclusi nel relativo elenco. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 470 del 14 ottobre 2020, con cui ha specificato che ai fini della corretta definizione dell'aliquota IVA ad essi applicabile, è necessario procedere all'esatta classificazione merceologica degli stessi: questa è individuata dall'ADM mediante apposito accertamento tecnico che il Contribuente può richiedere all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

In linea generale si presume che i proventi derivanti dagli strumenti finanziari partecipativi sottoscritti da dipendenti e/o amministratori costituiscono redditi di natura finanziaria. Lo ha evidenziato l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 473 del 14 ottobre 2020. Relativamente ai requisiti di carattere soggettivo, la previsione normativa prevede due ipotesi, ossia che i proventi derivano dalla partecipazione a società, enti od OICR da parte di dipendenti e/o amministratori di tali società, enti od OICR e che i proventi derivano dalla partecipazione a società, enti od OICR da parte di dipendenti e/o amministratori di soggetti ai primi legati da un rapporto diretto o indiretto di controllo o di gestione.

Meno incassi da riscossione, contenimento delle spese e miglioramento nell’erogazione dei servizi: è quanto emerge, in relazione agli obiettivi dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, dall’atto aggiuntivo alla convenzione tra Ministero dell’Economia e delle finanze e Agenzia delle Entrate. I mancati incassi dipendono dalla sospensione, fino al 15 ottobre 2020, delle notifiche delle cartelle di pagamento prevista dai decreti emanati per l’emergenza da Covid-19. Tuttavia, le stime al ribasso dei recuperi di gettito del 2020 dipendono non solo dagli eventi pandemici e dalla congiunturale difficoltà economica dei contribuenti, ma anche da altre problematicità strutturali.

Il decreto Rilancio ha previsto due bonus, superbonus e sismabonus, con presupposti completamente diversi, che per tale ragione sono cumulabili, sia pure a determinate condizioni. Lo conferma anche la circolare n. 24/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate: qualora si attuino interventi riconducibili a diverse fattispecie agevolabili (ad esempio, interventi ammessi al superbonus del 110% e interventi di ristrutturazione edilizia, per i quali spetta la detrazione del 50%), il contribuente potrà fruire di entrambe le agevolazioni. Ciò a condizione che siano distintamente contabilizzate le spese riferite ai due diversi interventi e siano rispettati gli adempimenti previsti in relazione a ciascuna detrazione. La stessa soluzione si applica anche a superbonus e sismabonus.

L’utilizzo immediato del credito d’imposta per la sanificazione deve fare i conti con calcoli complessi. È la conseguenza, nella pratica, delle previsioni del decreto Rilancio per quei contribuenti che intendono utilizzare il bonus in compensazione nel modello F24, prima dell’invio della dichiarazione dei redditi, ma che non hanno ancora sostenuto integralmente tutte le spese per la sanificazione degli ambienti di lavoro e per l’acquisto di DPI indicate nella comunicazione delle spese ammissibili inviata all’Agenzia delle Entrate entro il 7 settembre 2020.

Parere positivo del Garante Privacy sulla bozza di regolamento che definisce il funzionamento del Programma di rimborso in denaro (cashback) a favore dei consumatori che effettuano acquisti con strumenti di pagamento elettronici. Si parte con la fase sperimentale dal 1° al 31 dicembre 2020. I consumatori potranno scegliere di aderire al Programma cashback tramite l’App IO o attraverso banche o società che emettono carte di pagamento. Ogni volta che la carta di pagamento registrata sarà utilizzata per un acquisto, i dati necessari saranno trasmessi dalla società che gestisce la transazione al Sistema cashback. Al termine di ogni semestre, sarà calcolato il rimborso spettante a ciascun consumatore aderente al programma sulla base degli importi dei pagamenti effettuati.

La mera candidatura alla carica di membro del Consiglio dell’Ordine o del Collegio dei Revisori da parte del componente del Consiglio di Disciplina territoriale non comporta la necessità di astenersi dallo svolgimento della propria funzione fino a quando quest’ultimo non venga eletto. Solo in quest’ultimo caso sarà necessario che il consigliere di disciplina si dimetta dalla carica attualmente ricoperta. Lo ha chiarito il CNDCEC con il Pronto Ordini n. 155 del 2020.

Via libera all’IVA agevolata sui beni necessari a fronteggiare l’emergenza Covid-19. Il regime di favore, che prevede l’esenzione da IVA fino al 31 dicembre 2020 e l’aliquota ridotta al 5% dal 2021, si applica all’acquisto di tutti i termometri per misurare la temperatura corporea, inclusi i termoscanner. Beneficiano del trattamento agevolato non solo gli acquisti di mascherine chirurgiche e Ffp2-Ffp3, ma anche di quelle c.d. ricaricabili. Con la circolare n. 26/E del 15 ottobre 2020, in forma di risposte a quesiti, l’Agenzia delle Entrate risolve alcuni dubbi interpretativi sull’applicazione del regime agevolato IVA introdotto dal decreto Rilancio.

Un riconoscimento pubblico a chi durante il Covid ha pagato le tasse pur potendo rinviarle: è la menzione “contribuente solidale”, che verrà attribuita, a seguito di istanza, a quanti - pur potendo usufruire delle sospensioni dei tributi erariali disposte con i decreti Cura Italia, Liquidità e Rilancio - abbiano comunque deciso di effettuare i versamenti sospesi. Secondo il decreto firmato dal Ministro Gualtieri, l’istanza per conseguire la menzione potrà essere presentata, sia dalle persone giuridiche che dalle persone fisiche, entro 12 mesi dalla data del versamento dei tributi erariali.