Fisco

Con la sentenza n. 13744, depositata in data 23 marzo 2018, la Cassazione ha ritenuto sussistente il reato di omesso versamento Iva anche se l’inadempimento era motivato dalla presentazione di una domanda di concordato preventivo in bianco precedente alla scadenza del termine per il pagamento. Secondo i giudici solo a seguito dell’omologa da parte del Tribunale potrebbe venir meno la necessità dell’adempimento al fine di non violare il principio della par condicio creditorum, ma anche in tale ipotesi si registrano orientamenti contrastanti nella giurisprudenza di legittimità.

L’ultimo Rapporto OCSE ritrae per l’Italia un quadro legislativo avanzato e funzionale sia nel settore fiscale, sia in relazione all’applicazione delle norme antiriciclaggio. Lo stesso vale sul versante dello scambio di informazioni con i Paesi richiedenti. Il dato positivo, sottolineato a più riprese dal team di esperti e tecnici dell’OCSE, sta nel riconoscimento della grande importanza che l’Italia attribuisce sia alla trasparenza, sia allo scambio di informazioni ai fini fiscali con altri Stati partner. In sostanza, gli approfondimenti e gli esami si concludono con segno nettamente positivo.

È ammessa la scissione dei redditi derivanti dall’esercizio della professione, in base al fatto che l’attività sia o meno svolta in presenza di una autonoma organizzazione; laddove è chiaro che tale requisito non sussiste, perché l’attività si svolge all’interno di una organizzazione altrui, i relativi compensi dovrebbero simmetricamente essere tassati ai fini IRAP in capo a chi li corrisponde, salvo introdurre elementi di incoerenza difficilmente giustificabili. Ma sia aprono scenari applicativi di non facile soluzione …

La legge di Bilancio 2018 ha introdotto una totale parificazione nella tassazione dei dividendi relativi alle diverse tipologie di partecipazioni (qualificate e non). Se le pretese tributarie anche sulla tassazione dei dividendi “occulti” dovessero rimanere confinate - come sembrerebbe naturale - alla responsabilità tributaria del sostituto d’imposta e, quindi, fossero anch’essi assoggettati a tassazione nella misura del 26% con ritenuta definitiva a titolo d’imposta a carico della società, con la predetta riforma fiscale sarà profondamente modificata anche la modalità di accertamento presuntivo sulla distribuzione e percezione di utile extra-contabile, relegando definitivamente all’archivio storico la controversa epoca degli accertamenti esperiti sui soci “qualificati” che, per anni, sono stati assoggettati ad un ben noto ed atipico principio di trasparenza fiscale, di esclusiva matrice giurisprudenziale. La novità riguarda solo l’utile accertabile dei periodi di imposta 2018 e succes..

Dal 23 marzo 2018 sono in vigore i (temuti) dazi su acciaio e alluminio voluti dal presidente USA, ma per adesso la UE risulta esentata insieme ad altri alleati tra cui Australia, Corea del Sud, Argentina e Brasile. Lo ha annunciato il rappresentante al commercio USA Robert Lighthizer, parlando alla commissione Finanze del Senato: “Il presidente Donald Trump ha deciso di sospendere l'imposizione dei dazi rispetto a questi paesi”. Continuano invece a rimanere alzate le barriere doganali per la Cina, contro la quale sono pronti a scattare dazi su nuove categorie di prodotti per un valore complessivo di circa 60 miliardi di dollari (quasi 49 miliardi di euro) all’anno. A questi dazi si accompagneranno alcune restrizioni sugli investimenti cinesi in aziende di tecnologia americane.

La Commissione europea ha pubblicato un’ambiziosa proposta per la tassazione a livello europeo dei proventi derivanti dalla prestazione di servizi digitali. La proposta, composta di due direttive e una raccomandazione, contempla una misura temporanea rappresentata dall’introduzione di una nuova digital services tax. La nuova imposta europea sui servizi digitali “qualificati” non ha mancato di suscitare, prima ancora della pubblicazione ufficiale, le critiche di parte della dottrina. Critiche che, alla luce delle proposte effettivamente presentate, non paiono del tutto prive di fondamento. Peraltro, con la pubblicazione della proposta, la Commissione rivendica un ruolo attivo di front-runner tra i policymaker globali.

Le nuove monete virtuali si stanno diffondendo sempre di più e con esse anche i tentativi di speculazione. Le criptovalute sono strumenti di pagamento basati su tecnologie all’avanguardia che, proprio per questo, non sono stati ancora pienamente inquadrati dal punto di vista legale e soprattutto, fiscale. A dire il vero, l’Agenzia delle Entrate, nella risoluzione n. 72/E del 2016, ha già affrontato un caso di compravendita di bitcoin, evidenziandone alcuni aspetti fiscali. Ma le conclusioni a cui è giunta lasciano ancora molti margini di incertezza.

A sorpresa, l'Internal Revenue Service ha annunciato l'intenzione di chiudere e avviare al pensionamento anticipato l’Offshore Voluntary Disclosure Program (OVDP), equivalente delle molteplici iniziative di voluntary disclosure adottate anche in Europa. Introdotto nel 2009, sotto la presidenza Obama, lo schema, disegnato per favorire l’emersione volontaria di capitali illecitamente trasferiti presso giurisdizioni offshore, avrebbe dovuto accompagnare per almeno un decennio la crescita dell'economia interna. Ora, invece, cambiato l’inquilino della Casa Bianca, muta anche l’approccio del Fisco al tema, tant’è che il termine di chiusura del programma è già stato fissato al 28 settembre 2018.

Con riferimento al 2017, i dati dello spesometro relativo al secondo semestre, le comunicazioni opzionali delle fatture emesse e ricevute nel secondo semestre e le eventuali correzioni dei dati erroneamente trasmessi in riferimento al primo semestre, possono essere inviati entro il 6 aprile 2018 (in luogo del termine del 28 febbraio 2018 precedentemente indicato). Leggi l’estratto del volume IPSOA InPratica Fisco

Il nuovo modello Consolidato nazionale e mondiale 2018 - approvato, con le relative istruzioni per la compilazione, con provvedimento 30 gennaio 2018 dell’Agenzia delle Entrate - deve essere presentato entro il 31 ottobre 2018, in luogo della previgente scadenza del 30 settembre, ai fini della dichiarazione dei soggetti ammessi alla tassazione di gruppo di imprese controllate residenti nonché dei soggetti ammessi alla determinazione dell’unica base imponibile per il gruppo di imprese non residenti. La presentazione può avvenire esclusivamente per via telematica, direttamente o tramite un intermediario abilitato (soggetto incaricato o società del gruppo). Il modello va presentato dalla società o ente controllante in forma autonoma, non potendo essere inserito nel modello Redditi 2018 SC.