Fisco

La dichiarazione di successione deve essere presentata entro un anno dall’apertura della successione. Tale termine, in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020, può essere rinviato al 30 giugno, usufruendo della sospensione prevista dal decreto Cura Italia per gli adempimenti diversi dai versamenti? L’incertezza riguarda soprattutto le successioni la cui massa attiva è costituta da immobili: in questo caso è necessario effettuare l’autoliquidazione delle imposte ipotecarie e catastali. Il MEF ha precisato che “la proroga […] potrebbe rientrare nella sospensione degli adempimenti tributari in senso lato”. In attesa della conferma dell’Agenzia delle Entrate, quindi, il differimento dell’adempimento dovrebbe “trascinare” in avanti anche il versamento delle imposte ipo-catastali oggetto di autoliquidazione.

La presentazione della domanda di concordato preventivo, avanzata prima della scadenza del termine per il versamento dell’IVA, ovvero prima della consumazione del reato, dovrebbe avere l’effetto di escludere l’applicabilità dell’art. 10-ter del D.Lgs. n. 74/2000. La giurisprudenza della Cassazione, pur facendo esplicitamente riferimento all’ammissione alla procedura, non manca in alcuni passaggi di accarezzare il principio per cui il debitore risulta vincolato nel proprio agire già alla data della domanda, dovendo rispettare da quel momento il piano dei pagamenti previsto, a prescindere dall’eventuale esplicito divieto disposto dal giudice delegato con il provvedimento di ammissione. Pertanto, per poter considerare disattivato il reato, il riferimento temporale potrebbe già individuarsi alla data di presentazione dell’istanza (e non a quella di ammissione alla procedura).

Proroghe anche per la TARI: slitta al 30 giugno 2020 il termine per l’approvazione delle tariffe TARI, tributo e corrispettivo e i Comuni possono confermare anche per il 2020 le tariffe adottate per il 2019, provvedendo entro il 31 dicembre alla determinazione ed approvazione del piano economico finanziario del servizio rifiuti (PEF) per il 2020. L'eventuale conguaglio tra i costi risultanti dal PEF per il 2020 e i costi determinati per l'anno 2019 potrà essere ripartito in tre anni, a decorrere dal 2021. Nel decreto Cura Italia, viene così introdotta una moratoria che permetterà agli enti locali di gestire con più tranquillità il nuovo sistema tariffario predisposto dall’ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.

Sdoganamento con svincolo diretto per l’importazione di dispositivi di protezione individuale necessari per l’emergenza sanitaria da Coronavirus. Lo ha previsto l’Agenzia delle Dogane con determinazione direttoriale del 30 marzo 2020: per accedere alla procedura il destinatario della merce deve presentare una autocertificazione. Sulle merci importate, inoltre, è autorizzata la sospensione - a decorrere dal 1° febbraio 2020 - dal pagamento dei dazi e dell’IVA all’importazione.

Con circolare n. 2/DF del 31 marzo 2020, il Dipartimento delle Finanze del MEF ha fornito istruzioni sulla nuova disciplina per l’iscrizione all’Elenco nazionale dei soggetti che - a partire dal 1° aprile 2020 - possono essere abilitati all’assistenza tecnica dinnanzi alle Commissioni tributarie. Le domande di iscrizione possono essere inviate, a partire dalla stessa data del 1° aprile, esclusivamente per via telematica. Nella circolare il Ministero chiarisce i requisiti (generali e specifici) necessari per iscriversi in una delle cinque sezioni dell’Elenco, i casi di incompatibilità, di diniego, sospensione e revoca dell’iscrizione.

Con risoluzione n. 16/E del 31 marzo 2020, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo 8200 per il versamento - tramite il modello F24 Versamenti con elementi identificativi (F24 ELIDE) - delle somme dovute per il mantenimento del diritto a beneficiare delle tariffe incentivanti riconosciute dal Gestore dei Servizi Energetici alla produzione di energia elettrica. Gli importi devono essere versati entro il 30 giugno 2020.

Pronti i codici tributo per il recupero in compensazione da parte dei sostituti d’imposta - tramite i modelli F24 e F24 Enti pubblici (F24 EP) - del premio erogato ai lavoratori dipendenti per i giorni di lavoro svolti in azienda a marzo. In base al decreto Cura Italia, il premio - riconosciuto ai titolari di redditi di lavoro dipendente con reddito complessivo da lavoro dipendente dell'anno precedente non superiore a 40.000 euro - è pari a 100 euro, da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel mese di marzo.

Anche i Commercialisti sono stati abilitati dall’Inps alla richiesta dell’indennità una tantum di 600 euro prevista dal Decreto Cura Italia per alcune categorie di lavoratori autonomi, liberi professionisti, collaboratori coordinati e continuativi e lavoratori subordinati. In un comunicato stampa dell’1 aprile 2020 il CNDCEC ha espresso soddisfazione per la decisione dell’INPS e allo stesso tempo ha evidenziato come sarebbe importante però consentire l’invio massivo delle richieste per il bonus una tantum da 600 euro che al momento non è previsto.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’elenco permanente 2020 degli iscritti al riparto del 5 per mille dell’Irpef, che comprende sia gli enti che hanno presentato regolare domanda e dichiarazione sostitutiva lo scorso anno sia quelli già presenti nella lista 2018. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, come evidenziato nel comunicato stampa dell’1 aprile 2020, è tra l’altro disponibile oltre all’elenco generale degli enti la suddivisione per settore e anche un motore di ricerca che consente di individuare le organizzazioni in base a denominazione, codice fiscale e provincia.

Chi può fare domanda per iscriversi all’Elenco nazionale dei soggetti abilitati all’assistenza dinanzi alle Commissioni Tributarie? Quali sono le cause di incompatibilità? E in che modo si deve presentare la domanda di iscrizione? Con la circolare n. 2/DF del 31 marzo il Ministero dell’Economia e delle finanze fornisce le “istruzioni per l’uso” del nuovo Elenco, operativo dal 1° aprile 2020, riservato a quei soggetti che, in possesso di speciali requisiti di professionalità e lavorativi, risultavano iscritti in elenchi in precedenza gestiti dal MEF e dagli uffici regionali dell’Agenzia delle Entrate.