Fisco

In tema di trasferimento del credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno delle società di persone ai soci, possono essere trasferite ai soci di società di persone le agevolazioni alle imprese concesse sotto forma di credito d'imposta, mediante attribuzione ai soci del credito non utilizzato dalla società. Lo ha ricordato l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 85 del 5 marzo 2020 con cui ha evidenziato come l'attribuzione ai soci del credito maturato in capo alla società non configura un'ipotesi di cessione del credito d'imposta, ma ne costituisce una particolare forma di utilizzo.

Il CNDCEC ha deliberato che, al termine dell’emergenza a seguito dell’epidemia di coronavirus, verrà stabilita una riduzione dei crediti obbligatori richiesti, nel 2020, ai fini della formazione professionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili. E’ quanto si legge nella informativa n. 160 che il 5 marzo è stata inviata a tutti gli Ordini locali con le indicazioni operative per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica.

La riforma dei reati tributari del decreto fiscale 2020 tocca anche la frode fiscale mediante altri artifici: oltre a confermare l’inasprimento della cornice edittale e l’applicabilità della confisca allargata, il delitto è stato incluso nel catalogo dei reati idonei a far scattare la 231, la responsabilità amministrativa da reato degli enti. Al contempo, tuttavia, viene estesa anche a questa fattispecie la non punibilità nel caso in cui il debito tributario sia stato integralmente estinto in modo spontaneo, ovvero prima della formale conoscenza di accertamenti amministrativi o procedimenti penali.

Nuova edizione per l’estromissione agevolata degli immobili strumentali posseduti dagli imprenditori individuali alla data del 31 ottobre 2019. Con l’opzione - da esercitare entro il 31 maggio - è possibile far rientrare i beni nella sfera privata degli imprenditori con effetto retroattivo, dal 1° gennaio 2020, beneficiando dell’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e dell’IRAP nella misura dell’8%. La base imponibile è rappresentata dalla differenza tra il valore normale o catastale dell’immobile e il costo fiscalmente riconosciuto al momento dell’estromissione.

Incassato il via libera del Garante privacy, la lotteria degli scontrini si appresta al debutto da luglio. In questa prima fase le informazioni raccolte per il nuovo concorso a premi verranno utilizzate esclusivamente per le finalità connesse alla partecipazione alla lotteria. Il rischio, tuttavia, in un’ottica futura e potenziale, è che lo sguardo del fisco finisca anche su tali dati, che potrebbero disvelare tenori di vita non in linea con i redditi dichiarati. In chiave antievasione, poi, i consumatori potranno segnalare gli esercenti che rifiutano di acquisire il codice lotteria: Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza utilizzeranno queste segnalazioni per l’analisi del rischio di evasione. Un approccio prudenziale alla nuova lotteria è, dunque, consigliabile: partecipare sì, ma con cautela.

Dal 1° luglio 2020 tutte le persone fisiche maggiorenni e residenti in Italia potranno partecipare alla lotteria degli scontrini, acquistando beni o servizi fuori dall’esercizio di attività d’impresa, arte o professione presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi. L’Agenzia delle Dogane e l’Agenzia delle Entrate hanno pubblicato le nuove regole per partecipare al nuovo concorso, regole che prevedono l’esibizione al momento dell’acquisto (e senza obbligo alcuno d’identificazione) del codice lotteria, che si potrà ottenere inserendo il proprio codice fiscale sul Portale della lotteria. La prima estrazione mensile verrà effettuata venerdì 7 agosto 2020 fra tutti i corrispettivi trasmessi e registrati al Sistema Lotteria dal 1° al 31 luglio 2020.

Per fronteggiare l’emergenza coronavirus, anche dal punto di vista economico, il Governo sta preparando una serie di nuove misure tra cui una moratoria sui debiti delle imprese nei confronti del sistema bancario, in modo che non si generi una stretta creditizia che acuirebbe i problemi delle aziende. Questa emergenza globale secondo gli economisti potrebbe generare una crisi “a V”, per cui il prodotto interno lordo di molti paesi potrebbe registrare un calo molto rapido, ma che potrebbe essere recuperato altrettanto rapidamente se la risposta delle autorità eviterà effetti permanenti.

E’ possibile disapplicare le disposizioni normativa di contrasto alla compensazione intersoggettiva delle perdite fiscali e degli interessi passivi indeducibili oggetto di riporto laddove la società incorporata non sia qualificabile come "bara fiscale". Lo ha reso noto l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 88 del 6 marzo 2020, con cui ha chiarito che la ratio delle limitazioni è di contrastare il "commercio di bare fiscali", mediante la realizzazione di fusioni con società prive di capacità produttiva poste in essere al fine di attuare la compensazione intersoggettiva delle perdite fiscali di una società con gli utili imponibili dell'altra.

La necessità di governare l’emergenza non deve far venire meno i propositi di una riforma strutturale del sistema fiscale. Anzi deve essere l’occasione per richiamare l’attenzione del legislatore sulla necessità di ridisegnare un sistema delle entrate pubbliche idoneo a governare le emergenze. Che sempre meno sono straordinarie. Sarebbe un peccato se i discorsi riformatori che si stavano avviando, soprattutto sull’urgenza di ritoccare i prelievi sui redditi, venissero accantonati o sospesi perché scavalcati dalla legislazione sull’emergenza. Proprio perché, quando questa finirà, il Paese avrà bisogno di un ordinamento adeguato a sostenere una ripresa. Sarà indispensabile trovare strumenti normativi efficaci...

Sospensione dell’attività giudiziaria per 15 giorni in tutto il territorio nazionale per individuare misure organizzative per fronteggiare e contenere l’emergenza coronavirus. Lo ha previsto il Consiglio dei Ministri mediante l’approvazione di un nuovo Decreto Legge in data 6 marzo 2020 con cui sono state introdotte importanti misure volte a contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria dell’emergenza sanitaria e per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale. Secondo quanto si legge nel comunicato di fine seduta, previste anche specifiche norme per i procedimenti dinanzi alla Corte dei conti e per quelli dinanzi alle commissioni tributarie.