Ogni società che opera in dogana dovrebbe disporre di un proprio conto di debito: vale a dire una sorta di conto corrente sul quale annotare i rapporti di debito e di credito con l’autorità doganale. Questa la conseguenza pratica di una delle modifiche apportate dal governo al Codice civile in sede di attuazione del PNRR. Secondo la nuova norma i crediti derivanti dai contratti di trasporto e spedizione e quelli per le spese d’imposta anticipate dal vettore o dallo spedizioniere, hanno privilegio sulle cose trasportate o spedite. In sintesi: se e fino a quando il cliente non paga, lo spedizioniere può trattenere le merci presso di sé. Ma in quale momento sorgerebbe giuridicamente tale privilegio?