Una modifica al decreto Semplificazioni, inserita nel corso dell’iter di conversione in legge, introduce una sanatoria per le start up innovative i cui atti costitutivi, statuti e successive modificazioni non siano stati redatti mediante atto pubblico bensì con modalità alternative quale l’atto sottoscritto con firma digitale, come previsto dal Codice dell’Amministrazione digitale. La soluzione deve essere accolta con favore, anche alla luce della sentenza n. 2643/2021 del Consiglio di Stato secondo la quale l’alternativa tra atto pubblico e modalità informatica non può essere circoscritta a quest’ultima.