Nell’ambito dell’audizione parlamentare sul DEF, Bankitalia rileva che l'introduzione dei dazi USA e l'incertezza sulle prospettive del commercio mondiale potrebbe trasmettersi ai mercati finanziari e alla fiducia delle imprese e delle famiglie, scoraggiando investimenti e consumi. Pertanto, il nostro Paese, che ha una struttura produttiva assai orientata ai mercati esteri, ne risentirebbe. Bankitalia, invece, non rileva un rischio imminente dalla fine del quantitative easing. Un aumento graduale dei tassi può essere perfettamente gestito dall’Italia.
Fonte: IPSOA – Informazione quotidiana su fisco, lavoro e pensioni, bilancio, gestione d’impresa e finanziamenti.