Per l’emergenza sanitaria da Coronavirus i datori di lavoro possono ricorrere a un mix di interventi tra la Cassa integrazione ordinaria e il Fondo di integrazione salariale, ma a quali costi? Se la contribuzione ordinaria non rappresenta un maggior costo, non altrettanto può dirsi per il contributo addizionale, dovuto in aggiunta al contributo ordinario. Solo per fare un esempio, per un lavoratore sospeso per un intero mese con 2.000 euro di stipendio lordo mensile l’azienda potrebbe dover versare fino a 300 euro. Importo che moltiplicato per il numero di lavoratori sospesi, può raggiungere cifre ragguardevoli per le aziende. Chi è tenuto a versare il contributo addizionale? E chi è invece esonerato?
Fonte: IPSOA – Informazione quotidiana su fisco, lavoro e pensioni, bilancio, gestione d’impresa e finanziamenti.