Con sentenza n.232, depositata in data 9 gennaio 2018, la Corte di Cassazione ha stabilito che anche una singola operazione di scissione societaria può configurare il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, potendo in astratto essere qualificata, anche alla luce delle vicende successive alla scissione stessa, come atto fraudolento ovvero simulato idoneo a rendere inefficace l’attività di recupero del credito erariale.Leggi tutto