Fronteggiare il rischio di finanziamento a lungo termine, rafforzare la proporzionalità del quadro prudenziale, contenere i costi di compliance per le banche piccole senza compromettere la loro stabilità, migliorare la capacità di impiego delle banche a sostegno della crescita economica, nonché aumentare la capacità di assorbimento delle perdite e di ricapitalizzazione delle banche sistemiche. E’ quanto previsto dallo schema di decreto legislativo, approvato in via preliminare, dal Governo per il recepimento della direttiva UE 2019/878. L’obiettivo è assicurare una gestione sana e prudente degli enti creditizi e le difese contro le crisi che possono colpire i soggetti che svolgono attività legate al credito.